sabato 24 settembre 2011

UARS è rientrato

Il satellite UARS (Upper Atmosphere Research Satellite), lanciato dalla NASA il 15 settembre del 1991, ha studiato gli strati alti della nostra atmosfera, in particolare le concentrazioni di ozono O3, così importante nella schermatura delle radiazioni ultraviolette (raggi UVA) prodotte dal nostro Sole. Lo ha fatto fino al 2005, anno in cui il satellite ha smesso di funzionare ed è entrato a far parte dei circa 22 mila oggetti di "spazzatura cosmica" che orbitano intorno al nostro pianeta (di questi satelliti solo 900 sono ancora integri e circa 400 sono ancora funzionanti e stanno finendo di fare il loro lavoro oltre i tempi previsti).
Ebbene, a distanza di 20 anni ed una manciata di giorni dalla sua partenza il satellite UARS ha fatto "ritorno a casa" spaventando un po' per la imprevedibilità della sua orbita spiraleggiante sulla terra; a quanto pare i detriti del satellite sono rientrati in atmosfera tra le 5.00 e le 7.00 (ora italiana) dopo aver virato verso il Canada, l'Africa, e vaste zone degli oceani Atlantico e Indiano. Resta ancora ignoto il punto d'impatto che sicuaramente sarà stabilito a breve.
La vicenda mi ha fatto tornare alla mente un libro di Michael Crichton che ho letto diversi anni fa' e che consiglio, Andromeda. Nel libro un satellite rientra a terra portando con sé un virus mortale dallo spazio. Naturalmente si spera di non dover rivivere quella situazione "fanta(?)-scientifica", ma quando un satellite rientra dopo un lungo vaggio.. Beh, non si sa mai!


Il Satellite UARS in una rappresentazione (fonte Wikipedia)


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