sabato 23 aprile 2011

Pasqua


Quasi tutte le feste religiose hanno un forte legame con l'astronomia ed i cicli del Cielo. Non fa eccezione la Pasqua cristiana, una festa che non ha una data fissa, ma che cambia in base ai cicli lunari; in particolare viene fissata alla domenica successiva alla prima luna piena (plenilunio) dopo l'equinozio di primavera (21 marzo). Rispetto alla parola ebraica dalla quale deriva, pesach, che significa "passare oltre", "tralasciare" e che sottolinea quindi più il significato teologico del termine legato al mistero della Passione, il termine britannico per indicare la medesima festa, Easter, da invece più l'idea del periodo in cui la festa cade, e cioè la primavera. East è infatti l'Est, il punto cardinale nel quale sorge il sole all'equinozio di primavera.

mercoledì 6 aprile 2011

Osservazione Spinello 02/04/2011

Un piccolo resoconto di una osservazione effettuata con alcuni amici astrofili sabato scorso alla località di Spinello (Santa Sofia).

M46



Arrivo sul posto verso le ore 21.30. Posizionamento della strumentazione lungo uno spiazzo di una stradina sterrata e praticamente inutilizzata, al riparo delle luci cittadine. Cielo buio e condizioni atmosferiche favorevoli all'osservazione. Solo all'orizzonte una tenue luminosità soffusa che però non pregiudica l'osservazione di oggetti anche molto bassi. L'aria è praticamente ferma; non vi è turbolenza e dunque la serata promette bene anche per l'osservazione di pianeti (in realtà solo Saturno si presta in questo periodo ad essere osservato alto nel cielo).

Vi elencherò, molto brevemente, alcuni degli oggetti che ho avuto modo di osservare con il mio Dobson Skywatcher 200x1000. Le primissime osservazioni sono state effettuate verso Ovest, prima del tramonto degli oggetti in quella direzione.
Nei pressi della costellazione dell'Auriga è possibile vedere tre ammassi aperti quasi perfettamente allineati tra loro (M37, M36 e M38); Non sono difficili da trovare ed essendo vicini è facile passare dall'uno all'altro in poche mosse.

Nella costellazione dei Gemelli (vicino al piede destro) è possibile ammirare un altro ammasso, M35. Queste costellazioni sono attraversate dai bracci della via lattea, motivo per cui vi è una intensa formazione stellare. Le stelle che compongono tali ammassi sono tutte relativamente giovani ed appaiono di colore bianco-azzurre.

Spostandosi verso Sud-Ovest invece, tra le costellazioni del Cane Maggiore e dell'Unicorno è possibile ammirare un altro paio di ammassi M47 ed M46, di cui quest'ultimo presenta una piccola nebulosa planetaria al suo interno appena visibile anche dal mio strumento.

Nei pressi della costellazione del Leone, che si trova verso le 22.30/23.00 molto alta nel cielo sono visibili diverse galassie. La mia osservazione si è concentrata su M66 ed M65, due galassie a spirale che all'oculare appaiono come delle nebulosità di forma leggermente allungata.

E' il momento di Saturno nella costellazione della Vergine. Visibilità ottima, spingo gli ingrandimenti a 250X e devo dire che non si nota neanche tanto la perdita di luminosità. Immagine ferma e definita. Gli anelli si vedono bene e si intravede la loro ombra proietatta sul pianeta, oltre alla divisione di Cassini ed alcuni satelliti che circondano il pianeta come in una cartolina.

A questo punto i miei occhi ormai da tempo abituati all'oscurità vengono attratti da una conformazione stellare piuttosto estesa nella costellazione del Cancro. Si tratta di M44 o ammasso del Presepe che essendo il più vicino al nostro Sistema Solare si estende in un campo molto grande e visibile per intero solo attraverso l'osservazione con un binocolo.

Vicino alla punta del Grande Carro, Alkaid, si trova la galassia M51 (Wihrpool Galaxy) affascinante perchè interazione di due galassie viste quasi perfettamente di fronte. La nebulosità prodotta intorno al bulge lascia intendere la presenza dei bracci a spirale.

Infine, dopo aver fatto una survey nei pressi dell'ammasso della Vergine, e della Chioma di Berenice l'osservazione di due ammassi globulari M3 ed M13, il primo tra le costellazioni di Boote e della Chioma, il secondo nella costellazione di Ercole. Entrambi gli ammassi si vedono bene e si riesce a percepirne la consistenza fatta di migliaia di stelle vecchie e di colorazione arancio-rossa. A differenza degli ammassi aperti infatti si tratta di stelle molto antiche formatesi all'inizio della formazione della Via Lattea.

Beh, questo è già un bell'elenco di cose... che in realtà è solo un accenno di qualche ora di osservazione... Il Cielo riserva ancora una quantità smisurata di oggetti che aspettano solo di essere puntati... :D

Per approfondimenti vi rimando al forum dell'AAR:

http://www.astrofilirubicone.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=72